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I vasi, i setacci, le barche-
"Forma è vuoto, e vuoto è forma"
(Sutra del Cuore, dal Prajnamaramita, tradizione Mahayana)
Sono forme che originano, soltanto per una sottile differenza, dalla materia indistinta; la loro durata, la definizione del loro confine, è instabile e temporanea rarefazione.
Il vuoto che si crea è spazio astratto, separato dal tangibile, respiro, nuovo essere, corpo e luce.
Le forme dei vasi, barche-
Le variazioni sul tema del vaso, in un unico formato, 40x40, sono leggibili come tali, quindi vanno accostate a due a due almeno; sono state esposte come parti di un unico lavoro di sedici parti.
Le figure umane hanno la stessa consistenza delle ombre, sono presenze/assenze: presenza iconica, però, che occupa il centro. Si chiamano "ragazzino" perché, nell'energia piena di aspettative e nella gracilità timorosa dell'adolescenza, evocano la presenza maestosa e l'estrema fragilità degli esseri umani.
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